
Antonio Ziantoni, classe 1986, di Vicovaro, nella campagna tra Roma e l’Abruzzo, si forma tra l’istituto alberghiero e ALMA, dove consolida le basi della cucina vera.
Ha girato il mondo misurandosi con la ristorazione internazionale e apprendendo la cultura dell’autonomia di pensiero, di scelta, di vita. Nord Africa, Cina e Australia, poi in Francia dal pluristellato Georges Blanc e a Londra da Gordon Ramsay, per tornare in Italia al Pagliaccio di Anthony Genovese. Ogni esperienza ha lasciato qualche
cosa di indelebile: Gordon Ramsay il rigore in cucina, la Francia la grande tecnica classica. Antonio è uno degli esponenti della nuova giovane cucina italiana, con basi culturali ben radicate nel territorio e influenze internazionali. A colpi di espressività unica e sapori riconoscibili, punta tutto su materie prime, senza particolari
vincoli se non la qualità e il gusto, cambiando spesso i piatti in carta. Conserva il gusto classico, che diventa oggi il trampolino per cercare altrove, precisamente in Italia,
precisamente a Roma, il compimento. E Roma non è solo orti e romanità, ma anche tutto quel tanto di cosmopolita che le si muove dentro: l’ingrediente forestiero è romanizzato dalla grande disponibilità di mondi e colori diversi. A Roma si trova tutto da tutto il mondo, e se nella cucina di ZIA compare un ingrediente esotico è perché era disponibile nel banchetto a fianco dei broccoli romani o delle mammole.
Antonio è suo agio con una cucina di sottrazione, che mira all’essenza ottenuta con una ricerca sempre più profonda, tenace e insaziabile, con una connessione tra essenzialità e profondità. Nei piatti tre ingredienti, a volte anche due: non solo di grande qualità ma anche lavorati per esplorarne nell’intimo le sfumature.
Con i tempi giusti, senza forzature, e con il sorriso in faccia che accomuna tutti nella brigata di ZIA, una squadra che vuole raggiungere grandi obiettivi.
Essenzialità profonda, profondità essenziale. Questi i cardini della cucina di ZIA, ristorante in Trastevere.
Zia Restaurant – Roma
* Stella Michelin
È compreso:
- aperitivo di benvenuto con calice di Alta Langa DOCG e piatto degustazione di Prosciutto Crudo di Cuneo DOP
- piatto degustazione dello Chef con calice di vino
- acqua
Non è possibile effettuare variazioni in caso di allergie, intolleranze e regimi alimentari particolari.
Non è compresa la lamellata di Tartufo Bianco d’Alba, che seguirà la quotazione giornaliera del Borsino del Tartufo.
DURATA: circa 1 ora e mezza.
I bambini che partecipano ai cooking show degustando il piatto proposto, dovranno essere muniti di biglietto. Si prega di comunicare a info@fieradeltartufo.org la presenza di bambini in sala che non prendono parte alla degustazione al fine di predisporre un seduta vicino ai genitori entro 72 ore.