
All’interno del Castello di Roddi, in una delle più belle scuole di cucina italiane, un’esperienza unica e formativa per gli appassionati di gastronomia. Attraverso corsi teorico pratici si imparerà la ricetta di un grande chef in modo pratico e divertente.
All’interno del Castello si trovano 7 postazioni in acciaio moderne e complete di tutti gli attrezzi da cucina.
I partecipanti sono sempre coinvolti in prima persona e avranno la possibilità di degustare ciò che si prepara, accompagnato da un calice di vino e da una lamellata di Tartufo bianco d’Alba. Sempre in omaggio il materiale didattico con la ricetta e il grembiule esclusivo firmato Frette.
A ogni partecipante verrà omaggiato:
- il grembiule da cucina Frette logato Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
- la ricetta realizzata con lo chef
- il manuale “Tutto sul Tartufo Bianco d’Alba”
Le postazioni sono 7 utilizzabili individuali o doppie.
Il corso è a numero chiuso e prevede una presenza massima di 14 persone.
Le postazioni sono complete di tutte le dotazioni necessarie per lo svolgimento teorico e pratico delle lezioni.
LO CHEF
Come si racconta lo chef: “Sono ligure, di nascita e di fatto, ma la mia famiglia ha origini variegate che coprono gran parte di questo paese meraviglioso che è l’Italia. Molto presto e romanticamente capii che sarei diventato un cuoco.”
“I grandi chef italiani mi hanno trasmesso l’amore per la materia prima, i grandi chef francesi l’importanza di saperla trasformare e le tecniche di base classiche, i grandi chef spagnoli, nordici e sud americani l’importanza che si può e deve osare tutto in cucina, basta possedere delle idee e delle intuizioni importanti, mettendosi in gioco e definendo un proprio stile, riconoscibile e inimitabile. La mia cucina si basa sull’intuizione, sulla sensibilità e capacità di leggere la materia prima con l’aggiunta dell’utilizzo della tecnica per arrivare a un’idea finale, mai per concepirla. La mia offerta è in grado di rivolgersi a un pubblico trasversale, dalla persona curiosa e desiderosa di imparare e conoscere l’alta cucina, al più esperto critico eno-gastronomico, lavorando su 4 stili di cucina diversissimi seppur estremamente coerenti tra loro. I miei piatti nascono dall’istinto, vengono fuori già immaginati in qualche posto e con una storia da raccontare. È un processo creativo che intreccia tutta la mia storia e tutta la mia passione per questo lavoro. Tradizione, modernità, leggerezza e territorio sono i veri ingredienti della mia cucina. Non immagino solo piatti per essere gustati. Senza correre rischi, il mio lavoro e i miei progetti non potrebbero evolvere e le idee inevitabilmente si deteriorerebbero. Ogni tanto sento che devo osare, per esplorare nuovi sentieri che talvolta mi portano a fare esperienze bellissime o a manifestare quello che le persone riconoscono come nuovo.”