
All’interno del Castello di Roddi, in una delle più belle scuole di cucina italiane, attraverso corsi teorico pratici, vi verranno insegnate le ricette della tradizione di Langhe, Monferrato e Roero e i grandi piatti icona di importanti chef in una location davvero particolare.
All’interno del Castello si trovano 7 postazioni in acciaio moderne e complete di tutti gli attrezzi da cucina.
I partecipanti sono sempre coinvolti in prima persona e avranno la possibilità di degustare ciò che si prepara, accompagnato da un calice di vino e da una lamellata di Tartufo bianco d’Alba. Sempre in omaggio il materiale didattico con la ricetta e il grembiule esclusivo firmato Frette.
A ogni partecipante verrà omaggiato:
- il grembiule da cucina logato Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
- la ricetta realizzata con lo chef
- il manuale “Tutto sul Tartufo Bianco d’Alba”
Le postazioni sono 7 utilizzabili individuali o doppie.
Il corso è a numero chiuso e prevede una presenza massima di 14 persone.
Le postazioni sono complete di tutte le dotazioni necessarie per lo svolgimento teorico e pratico delle lezioni.
LO CHEF
Nato a Napoli nel 1984, Raffaele Lenzi è l’Executive Chef del ristorante Al Lago. Il suo approdo nel mondo della gastronomia è quantomai precoce; a 14 anni è già tra i banchi di pasticceria, a studiare, a incuriosirsi, a gettare le basi di un futuro che sembra già scritto.
Nel 2008 si apre il primo importante capitolo della sua carriera culinaria, quando torna in Italia alla corte di Bruno Barbieri, come capo partita del ristorante 2 Stelle Michelin Arquade all’Hotel Villa del Quar. Dopo la stagione veronese, ricopre lo stesso ruolo a Milano, al Bulgari Hotel and Resorts by Ritz Carlton, dove le firma è quella dello chef Elio Sironi. Nel 2010 si sposta nel sud Italia, dallo chef Pino La Marra a Palazzo Sasso, in provincia di Salerno. Qui, da capo partita, scala le gerarchie fino a diventare junior sous chef, in un ristorante d’albergo, dove la cucina di territorio con un twist francese, vale le 2 Stelle Michelin. Nell’anno successivo Raffale raggiunge uno dei luoghi che più gli lascerà un’eredità nella sua memoria gastronomica e segnerà un solco profondo e importante nell’imprinting attuale. Siamo al Grand Hotel a Villa Feltrinelli, 2 Stelle Michelin. Qui, ha l’opportunità di accrescere le proprie conoscenze del mondo vegetale, grazie ad uno dei più importanti esponenti sul tema: lo chef Stefano Baiocco.
Dal 2011 al 2013 cura l’apertura dell’Armani Hotels & Resorts Milano come executive sous chef. Una sfida importante, che gli dà quella consapevolezza di essere ormai pronto per confrontarsi con cucine tre Stelle Michelin, come il Bo Innovation a Hong Kong e Manresa a Los Gatos, in California. Dopo questa parentesi, viene finalmente il momento di mettersi alla prova come executive. E per farlo sceglie di tornare in Italia, e più precisamente al ristorante Turbigo sui Navigli, per quella che sarà l’ultima esperienza prima dell’incontro con la famiglia Contreras, che darà il via alla sua più importante collaborazione.
Da luglio 2016 sposa il progetto del Sereno Hotels di proprietà della famiglia Contreras, che ha all’attivo due alberghi: il primo a Torno sul Lago di Como e il secondo a Saint-Barthélemy, nell’isola caraibica di lingua francese anche conosciuta come Saint Barts. Il Lago di Como diventa immediatamente la sua seconda casa: qui ha l’opportunità di tornare a praticare lo sport che lo ha accompagnato dall’infanzia e che fa parte del suo DNA. Pesistica, yoga, ciclismo e, nel breve futuro, anche il triathlon. Il detto “mens sana in corpore sano”, sembra cucito precisamente su di lui.
“Nel 2017 al ristorante è stata assegnata la Stella Michelin: una sensazione incredibile, ancor più per il fatto che fin dall’inizio ho avuto carta bianca dalla proprietà e di conseguenza ho potuto esprimere la mia filosofia in totale autonomia. Il giorno che salii sul palco e mi diedero la giacca con la Stella, cucita all’altezza del cuore, lo ricorderò per tutta la vita”.
Dal 2019 Raffaele si occupa anche dell’albergo caraibico della famiglia Contreras, curando l’intera proposta come Corporate Chef.