
L’edizione numero 92 della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba affronta il tema della sostenibilità e del climate change.
Time is Up, frase simbolo dell’evento, si riallaccia al progetto Dawn to Earth, che ha esordito nel 2020 e traccia un ideale collegamento tra il nostro territorio e il resto del mondo, per creare un’etica dell’enogastronomia.
Dawn to Earth è il laboratorio dedicato alla sostenibilità in cucina, inaugurato nel 2020 nel corso della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba. Obiettivo dell’iniziativa tracciare una linea immaginaria che colleghi il territorio di Langhe, Monferrato e Roero al resto del mondo e che identifichi progetti a sfondo etico nel panorama mondiale non soltanto dell’alimentazione, ma anche della biodiversità, dell’alta finanza e dell’ICT.
Cucina e sostenibilità sono di casa ad Alba: il curatore gastronomico Paolo Vizzari, con il supporto di Microsoft 365, e la Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba hanno scelto di portare avanti quest’iniziativa per dare visibilità a chi si occupa di mangiar bene senza porre in secondo piano l’importante tema del rispetto per l’ambiente e la sostenibilità.
Ogni anno il laboratorio Dawn to Earth premia una figura che si è distinta in modo particolare per le tematiche curate dall’organizzazione. Nel 2020, edizione Zero vissuta in un anno condizionato dalla pandemia, il premio è stato consegnato a Norbert Niederkofler, Chef del ristorante tre stelle Michelin St. Hubertus di San Cassiano in Badia.
Paolo Vizzari: gastronomia, narrazione e impegno per la sostenibilità
Figlio di uno dei critici gastronomici più importanti dei nostri tempi, Enzo, Paolo Vizzari è un narratore gastronomico. Figura innovativa, a metà strada tra divulgazione e impegno per la sostenibilità, Paolo ha una formazione umanistica incentrata principalmente sul mondo dei comics e del cinema. La competenza nell’ambito dello storytelling gli consente di leggere la tradizione della buona cucina da una prospettiva diversa, ritagliandosi sempre maggior spazio tra carta stampata, pubblicazioni digitali, radio e televisione.
Impossibile parlare di Paolo Vizzari senza approfondire il suo interesse per la sostenibilità. Se con l’esperienza a fianco del padre come critico gastronomico ha avuto modo di conoscere e apprezzare la cucina italiana a ogni latitudine, il legame con le eccellenze del territorio (a tavola e non solo) lo ha portato a impegnarsi attivamente per preservare e salvaguardare l’ambiente. Solo con un profondo rispetto per la natura si può pensare di lasciare in eredità alle future generazioni un’ampia eredità di bellezza e gusto.
Classe ’90, sarebbe ingeneroso pensare a Paolo Vizzari come un giovane fuori dal tempo, troppo legato ai valori del passato per vivere pienamente il presente. Tutt’altro. Sua la suggestione che ha portato al progetto Sostenibilità incrociate, una serie di incontri con personalità di spicco del mondo dell’industria, dell’innovazione digitale, di arte e design che offriranno durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba occasioni di dialogo e confronto su temi legati a nuovi modelli di crescita e sviluppo sostenibili.
Durante l’esperienza con il padre Enzo, direttore della sezione Guide del Gruppo Editoriale L’Espresso, Paolo ha appreso una delle lezioni principali sul ruolo del critico gastronomico: suo compito specifico non è scrivere se un piatto gli è piaciuto o meno, quanto piuttosto perché lo ha convinto. Ogni pietanza della tradizione, ogni reinvenzione, ogni ricetta contiene mille storie. Quella del cuoco, e dei produttori di ogni ingrediente, della persona seduta di fronte al piatto, della comunità in cui si trova il ristorante: se il sapore si fa portavoce del territorio e produce emozione creando relazione tra tutti gli elementi che lo compongono, allora è un piatto di successo.
Paolo Vizzari ha portato alla Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba uno sguardo sempre interessante, e una sfida altrettanto ricca di fascino. Valorizzare il territorio attraverso i sapori che parlano di esso, adottando soluzioni sostenibili per garantire che la ricchezza che offre possa essere lasciata in eredità alle generazioni future.

Truffle Hub: il tartufo come ambasciatore nel mondo di sostenibilità e gusto
La forma ibrida assunta dalla Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’Alba nel corso del 2020 ha visto nascere Truffle Hub, un polo virtuale per la condivisione di incontri, conferenze ed eventi. Il digitale ha contribuito a cancellare le distanze in un momento di grande difficoltà per tutti, e al tempo stesso ha stimolato riflessioni importanti su tematiche legate all’ambiente.
L’impegno assunto con Dawn to Earth e Sostenibilità incrociate non si esaurisce con la premiazione di chi ogni anno celebra modelli sostenibili di crescita, che coinvolgano anche la riscoperta di tradizioni locali. Il rispetto per ciò che siamo, l’eredità del nostro passato e la volontà di sperimentare con i sapori delle nostre terre concorrono a tracciare le linee guida di progetti come il nostro. Sin dal nome appare chiaro che l’iniziativa allude a un nuovo inizio, un’alba, e al tempo stesso richiamando il suono di Down to Earth, invita a tornare con i piedi per terra. Connessi con la natura, certo, ora che il tempo di rimandare politiche di sostenibilità è scaduto.
Biodiversità e antiche tradizioni, in quest’ottica, possono e devono avanzare fianco a fianco, proprio come sottolinea Paolo Vizzari. Il Tartufo bianco d’Alba diventa perfetto portavoce di questo messaggio. Senza rispetto per l’ambiente e sostegno costante a una gestione responsabile dei suoi frutti, rischiamo di perdere espressioni uniche di bellezze e sapori. Non vogliamo un mondo senza tartufo: Dawn to Earth è un modo per affermarlo e progettare nuove strade per proteggere il pregiato fungo ipogeo e tutti coloro che attivamente si impegnano per preservare le infinite ricchezze che rendono così amati i nostri territori.